Sono ferme le gemme ingrossate e in apertura di aceri negundi, olmi, lillà, meli giapponesi. Hanno sospeso la distensione.I Pollini di noccioli, libocedri e tassi sono già andati, abituati loro, a sbocciare quando ancora fa freddo, portati più dalla pioggia che dal vento. Dal 10 dicembre a oggi solo poche ore di sole in poche giornate. Non so immaginare il lungo inverno delle comunità di api dentro le arnie, già ridotte dalle terribili varroe, in più a combattere con questo persistente freddo quando già potrebbero godere dei primi fiori di campo, del polline dei fiorellini di olmo….Gli uccelli inziano nonostante tutto qualche volo di corteggiamento, poi si disperano e si avvicinano alle case per le briciole. Sabato alla fattoria Centofiori abbiamo raccolto le pote, cresciute al punto giusto per essere gustate ma le loro foglie erano in parte annerite dalla gelata notturna di venerdì. Quando fiorirà il lillà (syringa vulgaris) allora si potrà dire che la primavera è iniziata: il lillà è una pianta segnalatrice della primavera.
Il gelsomino giallo coraggioso è fiorito lo stesso ( avevo già scritto di un parziale anticipo). Ora è in piena fioritura, ma i suoi petali sono quelli di una farfalla gialla alla fine dei suoi giorni.
Leggendo la pagina 6 marzo dell’anno precedente, scopro che il gelsomino giallo cominciava solo allora a fiorire, mentre quest’anno era già partito nell’inverno. Avevo già notato negli anni passati l’irregolarità delle sue manifestazioni sicuramente non legate all’avanzare della primavera.