Primavera al Parco della Resistenza
coi bambini di 4 anni della scuola dell’infanzia statale F.Lippi
Subito coi bambini abbiamo ammirato alcuni esemplari di Acero Negundo all’entrata del parco
Guardando i germogli da vicino di un esemplare maschio: “ci sono dei fili sottilissimi con dei puntini ” ha detto uno dei bambini
Abbiamo cercato gli alberi che ancora non si erano risvegliati ( non compariva germoglio) e quelli che già avevano qualcosa di fresco e appena cresciuto, sui rami.
I bambini hanno trovato i “fagiolini” sulle Robinie e le bacche rosse sui biancospini.
Mi hanno detto che loro seminano con le maestre tutti i semini che trovano, anche nella frutta a scuola, e io ho loro raccontato che difficilmente il seme del biancospino sarebbe nato nei loro vasetti perchè in natura la bacca del biancospino per nascere, deve essere mangiata da un uccellino che la digerisce e poi nei suoi escrementi lascia a terra la parte più vitale del seme da cui nasce la piantina nuova.
Siamo andati a vedere gli alberi da frutto che incominciavano a fiorire in modo diverso dagli aceri e dai frassini: con un vero fiore. Abbiamo raccolto qualche ramo di prunus e abbiamo piantato 4 alberi di albicocco in corrispondenza della vasca, dietro la siepe.
Davanti alla vasca i bambini hanno ascoltato il racconto delle pietre nell’acqua e sul prato e ci hanno giocato.
Sorpresa: è arrivato lo scultore della collina tricolore che ci ha spiegato il lavoro dei vetrai di Burano per realizzare l’opera.
Una risposta
Gentile Rita,
posso avere un contatto?
Marco Dinetti
LIPU, Ecologia Urbana http://www.ecologia-urbana.com ecc
saluti cordiali e ottimo lavoro… sugli alberi