DUE ADOLESCENTI SI ALLONTANANO DALLA LORO CLASSE E SI CORTEGGIANO APPOLLAIATI SU UN RAMO
Il ramo che li sostiene è il ramo di un cerro, una varietà della quercia. L’albero a memoria di giardiniere, dovrebbe essere stato posto a dimora circa 25 anni fa e cresce bene perchè in buona posizione ed esposizione e perchè non è mai stato potato. Le sue branche primarie basse sono robuste e permettono agli umani di scalare l’albero.
ARRAMPICARSI SUGLI ALBERI NON LI DANNEGGIA SE…
Arrampicarsi non danneggia gli alberi se lo facciamo con attenzione, se carichiamo il nostro peso nella parte dei rami più vicina al tronco, se sappiamo che il legno sopporta quattro volte il suo peso (legno sano e di pregio come quello di una quercia vitale ).
Ipottizziamo che i ragazzi pesino insieme poco più di cento chili: devono tenersi sulla porzione di ramo che posta in bilancia ne pesa almeno una trentina, ma non di più. Che bello sarebbe lasciare crescere liberi gli alberi e poter lasciare i ragazzi e i bambini ad arrampicare, parlare con loro di come salire per non danneggiarli.
UN INVITO
Invito i modenesi che leggono a recarsi ai giardini, porsi di fronte alla Palazzina del Vigarani, volgersi verso sinistra e ammirare questa quercia adolescente che cresce in tutto il suo splendore. Forse qualche ramo basso sarà spezzato da un bambino, da un ragazzo che si comporta con leggerezza o ignoranza, sarebbe desiderabile che la quercia non fosse mai potata per continuare a raccontarci una storia di armonia, per continuare ad essere testimone della meraviglia della vita o anche solo testimone di altri amori adolescenti.
GRAZIE AL CERRO E ALLA PRIMAVERA