Gonfiano le gemme dei pioppi neri, spuntano gli amenti, nei maschi del cortile di Freto gli amenti sono visibili perchè rossastri e più sviluppati. A terra le pellicine delle gemme piene di propoli attaccaticcio. Sul pioppo dai fiori maschili, i passeri (mattugia) mangiano non so se dalle gemme o dagli amenti ancora acerbi. Gli olmi hanno gia i frutticini che crescono, sull’albicocco è già visibile qualche fiore, il prunus è quasi tutto fiorito in citta ma qui è indietro, anche il prunus pissardi comincia a fiorire e a germogliare sulle punte. Il frassino maggiore ha buttato le infiorescenze ancora scure , acerbe, corte…Ieri sera ho visto addirittura un pipistrello. Non si vede più il pettirosso e il lillà (syringa) comincia a germogliare. Tempo fa lessi che il lillà era un indicatore dell’ affermarsi della primavera. Bene allora ci sono speranze!
Le api sono sugli amenti del salice caprea. povere le nostre api! In quante famiglie sono morte in questo maledetto febbraio nelle arnie! La varroa o la lotta alla varroa ne diminuisce il numero e basta poco per farle morire in inverno per un freddo prolungato.
IL dramma è che la varroa si è messa a riprodursi nelle cellette dove ci sono le pupe delle api in formazione, lì nasce questo maledetto parassita e se nascono in due si accoppiano anche, nutrendosi dell’ ape in formazione, così quando gli apicoltori fanno un trattamento con un prodotto naturale devono fermare per un po’ la regina e/o togliere la covata per cercare in tutti i modi di debellare anche la varroa in celletta. Speriamo che qualcuno trovi un rimedio o si rinforzi un’ ape in grado di combattere la crescita esponenziale della varroa.